Sondaggio: Facebook è ancora rilevante nel 2025?

Privacy news 20 min

Facebook ha appena raggiunto un traguardo importante: 21 anni. È l’età legale per bere alcolici negli Stati Uniti e, metaforicamente, un segno di maturità. Ma mentre la piattaforma entra in questa simbolica età adulta, le domande sulla sua rilevanza e sul suo ruolo nel mondo dei social media sono più forti che mai. Facebook è ancora il punto di riferimento per connettersi e condividere, o è stato superato da piattaforme più alla moda come Threads e Instagram?

ExpressVPN, un provider leader nel settore dei VPN, ha intervistato 4.000 persone negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia e in Germania per scoprire come le diverse generazioni utilizzano (o evitano) Facebook oggi. I risultati mostrano una piattaforma a un bivio: mentre alcuni utenti restano fedeli, altri stanno migrando verso alternative che sembrano più fresche, sicure o adatte alle loro esigenze.

A rendere il panorama ancora più instabile, TikTok—una delle piattaforme social più potenti—rischia di essere vietato negli Stati Uniti per timori legati alla sicurezza nazionale. Ma questo potrebbe spingere i giovani a tornare su Facebook o quegli utenti se ne sono andati per sempre? Allo stesso tempo, la decisione di Meta di tagliare i fact-checker ha sollevato nuove preoccupazioni sulla disinformazione e sulla fiducia nella piattaforma. Questi cambiamenti, combinati con l’evoluzione delle abitudini generazionali, potrebbero definire il futuro di Facebook nei prossimi anni.

Ecco cosa dicono i dati su chi rimane fedele a Facebook, chi lo sta abbandonando e quale potrebbe essere il destino della piattaforma.

Facebook a 21 anni: traguardo o crisi di mezza età?

Il percorso di Mark Zuckerberg, dalla creazione di Facebook nella sua stanza al college fino alla costruzione di un impero dei social media, è ormai leggenda nel mondo tech. Quella che era nata come una piattaforma per connettere gli studenti universitari è diventata un colosso che ha cambiato il modo in cui miliardi di persone interagiscono online. Facebook ha segnato un’epoca, portando alla ribalta le notizie virali, le comunità globali e l’espressione digitale.

Ma dopo 21 anni, Facebook sembra meno un pioniere e più una piattaforma sull’orlo di un cambiamento cruciale. Il suo status di social network per eccellenza è stato eroso dalla crescita di concorrenti come Instagram (di proprietà di Facebook stesso), TikTok, X, Snapchat e nuovi arrivati come Threads e Bluesky. I giovani utenti, un tempo attratti da Facebook, ora lo vedono come uno spazio dominato dalle generazioni più anziane, dalla pubblicità e dal caos.

Moderazione sotto accusa

La recente decisione di Meta di interrompere le collaborazioni con i fact-checker professionisti è forse la sua mossa più controversa fino ad ora. Introdotte inizialmente per contrastare la disinformazione dilagante sulla piattaforma, queste partnership miravano a garantire un maggiore livello di credibilità ai contenuti. Ma senza i fact-checker, i critici avvertono che Facebook potrebbe trasformarsi sempre più in un rifugio per fake news e narrazioni pericolose. Senza un controllo indipendente, la piattaforma rischia di allontanare ulteriormente gli utenti già scettici sulla sua affidabilità.

I guai di TikTok: un’opportunità per Facebook?

Nel frattempo, il principale concorrente di Facebook, TikTok, sta affrontando le proprie difficoltà. Il governo degli Stati Uniti ha intensificato la pressione sulla società madre cinese, ByteDance, per timori legati alla sicurezza nazionale. Un possibile divieto negli USA potrebbe sconvolgere il panorama dei social media. Ma la vera domanda è: un ban di TikTok potrebbe aiutare Facebook a riconquistare terreno o la piattaforma è ormai troppo lontana da ciò che i giovani utenti desiderano? Per molti della Gen Z, TikTok è uno stile di vita. E con piattaforme come Instagram e Snapchat pronte a colmare qualsiasi vuoto lasciato da TikTok, non è affatto certo che Facebook ne trarrebbe vantaggio.

Ma quanto è saldo il legame di Facebook con il pubblico che ha già conquistato? I dati suggeriscono che dipende da dove vivi—e dalla tua età.

Le persone usano ancora Facebook?

Oltre il 60% delle persone utilizza ancora Facebook, ma i giovani si stanno allontanando

Facebook rimane un gigante globale, ma uno sguardo più approfondito rivela alcune differenze significative. Nel Regno Unito, il 73% degli intervistati dichiara di utilizzare attivamente la piattaforma. Gli Stati Uniti seguono a breve distanza, con il 68% degli utenti che accedono regolarmente. Francia e Germania, invece, sono più indietro, rispettivamente con il 58% e il 49%. Tuttavia, anche in queste regioni molti utenti stanno riducendo la loro attività. Un significativo 26% dei tedeschi e il 23% dei francesi ammettono di interagire raramente con i loro account.

Gli utenti britannici sono i più attivi su Facebook, mentre i tedeschi lo usano meno.

Allo stesso tempo, il modo in cui le persone usano Facebook è cambiato. Tra i giovani di 18-24 anni, solo il 35% afferma di utilizzare attivamente la piattaforma. Un altro 33% ha un account ma lo usa raramente, mentre quasi uno su cinque (19%) non ha mai usato Facebook. Per coloro che restano, il motivo principale è mantenere i contatti con amici e familiari, citato dal 44% degli utenti della Gen Z. L’intrattenimento, come la visione di video e la condivisione di meme, segue da vicino con il 40%, mentre percentuali minori lo utilizzano per unirsi a gruppi (26%) o per informarsi sulle notizie (26%).

A cosa usi principalmente Facebook oggi?

Fascia d’etàMantenere i contatti con amici e familiariIntrattenimento (video, meme, ecc.)Trovare o condividere notizie e attualitàUnirsi o partecipare a gruppi e communityPubblicare foto e aggiornare lo statoFare acquisti o cercare consigli sui prodottiPromuovere il mio business o lavoro
18-2444%40%26%26%22%23%14%
25-3454%44%37%31%30%23%19%
35-4461%45%32%31%31%16%13%
45-5469%43%35%34%30%13%8%
55-6574%37%35%32%26%11%4%

Per i Millennial (25-34 anni), rimanere in contatto è ancora la principale motivazione (54%), ma anche altri utilizzi stanno guadagnando importanza. Circa il 44% usa Facebook per intrattenimento, il 37% per informarsi sulle notizie e il 31% per partecipare a gruppi o community. Anche la pubblicazione di aggiornamenti (30%) e la promozione del proprio business (19%) sono attività rilevanti per questa fascia d’età.

Le generazioni più anziane, invece, vedono Facebook soprattutto come uno strumento per mantenere le connessioni. Tra gli utenti di 45-54 anni, ben il 69% dichiara di utilizzarlo principalmente per restare in contatto con amici e familiari. La percentuale sale al 74% tra i 55-65enni. L’intrattenimento, i gruppi e le notizie restano utilizzi secondari popolari, ma sono molti meno gli utenti più anziani che si rivolgono a Facebook per fare acquisti o promuovere la propria attività.

Con quale frequenza usi Facebook?

Fascia d’etàAlcune volte al giornoQuotidianamenteAlcune volte a settimanaUna volta a settimanaOccasionalmenteRaramente
18-2420%22%21%11%11%16%
25-3439%31%13%7%5%5%
35-4444%28%15%4%6%3%
45-5452%24%11%2%6%4%
55-6542%27%14%6%5%5%

L’engagement della Gen Z non è solo basso, ma anche sporadico: il 20% accede più volte al giorno e il 22% lo controlla quotidianamente, ma il 27% dei giovani utenti naviga solo occasionalmente o raramente. Questo disinteresse crescente riflette il calo di attrattiva della piattaforma tra i più giovani, che preferiscono alternative come TikTok e Instagram.

Negli Stati Uniti, quasi un giovane su cinque (18-24 anni) non ha mai avuto un account Facebook.

Le generazioni più anziane, invece, restano fedeli. L’engagement raggiunge il picco tra i 35-44enni, con il 72% che utilizza attivamente la piattaforma. Anche tra i 45-54enni (68%) e i 55-65enni (63%), l’uso rimane costante. E non si tratta solo di accessi saltuari: tra gli utenti di 45-54 anni, il 52% accede più volte al giorno e il 24% lo visita quotidianamente. Anche tra i 55-65enni, il 42% controlla Facebook più volte al giorno, a dimostrazione di quanto la piattaforma sia ancora radicata tra gli utenti più maturi.

La metà degli utenti in Francia e Germania è su Facebook da oltre un decennio

In Francia, il 53% degli intervistati utilizza la piattaforma da più di dieci anni, con la Germania poco distante al 49%. Allo stesso modo, il 48% degli utenti negli Stati Uniti e il 53% nel Regno Unito sono rimasti fedeli a Facebook per almeno un decennio, a conferma di quanto sia ancora radicato in queste aree. Tra i 35-44enni, la fedeltà è ancora più marcata, con il 61% che utilizza Facebook da oltre dieci anni.

I 35-44enni sono i più fedeli: il 72% utilizza attivamente Facebook e il 61% lo usa da oltre un decennio.

Perché le persone stanno lasciando Facebook?

Come mostrano i dati, Facebook mantiene ancora una base solida di utenti, ma le crepe iniziano a farsi evidenti. I giovani stanno migrando verso piattaforme come TikTok e Instagram, attratti da contenuti veloci e visivamente coinvolgenti. Le generazioni più anziane, invece, stanno riducendo il loro utilizzo, citando l’irrilevanza e il sovraccarico di contenuti come le principali fonti di frustrazione.

L’engagement è in calo in tutte le fasce d’età

Hai ridotto il tuo utilizzo di Facebook negli ultimi anni?

Fascia d’etàSì, in modo significativoSì, in parteNo, è rimasto ugualeNo, anzi, lo uso di più
18-2432%38%24%5%
25-3435%37%22%5%
35-4433%34%28%5%
45-5424%32%39%5%
55-6523%26%45%6%

L’engagement su Facebook sta diminuendo in tutte le fasce d’età, anche se a ritmi diversi. Un significativo 32% dei giovani tra i 18 e i 24 anni e il 35% dei 25-34enni dichiara di aver ridotto drasticamente l’uso della piattaforma, mentre un ulteriore 38% e 37%, rispettivamente, afferma di averlo ridotto in parte.

Anche gli utenti di mezza età stanno diminuendo la loro attività. Tra i 35-44enni, il 33% ha ridotto significativamente il tempo trascorso su Facebook, e un altro 34% afferma di averlo ridotto in parte. Nel gruppo 45-54 anni, il calo è più lento ma comunque evidente: il 24% ha ridotto l’uso in modo significativo e il 32% lo ha fatto in parte.

Gli utenti più anziani, invece, restano più costanti. Tra i 55-65enni, il 45% afferma che il proprio utilizzo di Facebook è rimasto invariato nel tempo, mentre solo il 23% ha ridotto significativamente il tempo trascorso sulla piattaforma.

Come sta cambiando l’uso di Facebook: meno aggiornamenti di stato, più navigazione passiva

Oltre al calo generale dell’engagement, anche il modo in cui le persone utilizzano Facebook sta evolvendo. Per molti, la piattaforma non è più il punto di riferimento per condividere aggiornamenti e mantenere le connessioni sociali. Piuttosto, sta diventando uno strumento per la navigazione passiva e l’uso occasionale.

Gli adulti più anziani (55-65 anni) sono gli utenti più costanti, con il 51% che afferma di non aver modificato le proprie abitudini negli anni. Tuttavia, anche tra loro, il 22% dichiara di utilizzare Facebook meno per le connessioni sociali e il 20% afferma di condividere raramente aggiornamenti personali. Questo cambiamento suggerisce che, pur continuando a trovare valore nella piattaforma, gli utenti più anziani si stanno allontanando dalla condivisione attiva di contenuti.

Come è cambiato il tuo utilizzo di Facebook nel tempo?

Fascia d’etàIl mio utilizzo è rimasto lo stesso nel tempoPrima usavo Facebook per le connessioni sociali, ora lo uso menoPrima condividevo più aggiornamenti personali (stati, foto), ora lo faccio raramenteHo smesso di condividere contenuti e ora lo uso solo per navigare
18-2435%33%22%23%
25-3430%35%32%27%
35-4435%26%28%25%
45-5444%22%26%21%
55-6551%22%20%19%

Tra i 45-54enni, il 44% afferma che il proprio utilizzo di Facebook è rimasto invariato. Tuttavia, una parte crescente di questo gruppo sta riducendo la condivisione di foto o aggiornamenti di stato: il 26% pubblica raramente e il 21% utilizza Facebook principalmente per navigare.

I Millennial (35-44 anni) mostrano un’evoluzione più evidente. Sebbene il 35% dichiari che le proprie abitudini non siano cambiate, il 28% ammette di condividere aggiornamenti sempre meno frequentemente e il 25% si è spostato verso una navigazione passiva. Questo cambiamento indica una tendenza a consumare contenuti piuttosto che crearli, soprattutto tra chi ha una vita più frenetica.

Nella fascia 25-34 anni, le trasformazioni sono ancora più nette. Quasi il 35% degli utenti afferma di utilizzare Facebook meno per mantenere le connessioni sociali, mentre il 27% si limita principalmente a scorrere i contenuti senza interagire attivamente. Anche tra i più giovani (18-24 anni) emergono tendenze simili: un significativo 33% afferma di aver ridotto l’uso della piattaforma per le connessioni sociali, mentre il 23% la utilizza soprattutto per navigare piuttosto che per postare o interagire.

Ma che dire di chi ha smesso completamente di usare Facebook? Cosa li ha spinti ad abbandonarlo per sempre?

La mancanza di amici e familiari su Facebook sta spingendo gli utenti più anziani a lasciarlo

Per gli utenti più anziani, Facebook sta perdendo rilevanza per diversi motivi. Molti nella fascia 35-65 anni affermano che la piattaforma non soddisfa più le loro esigenze e alcuni la vedono più come un impegno che come uno strumento utile.

Quali sono i motivi per cui non usi più Facebook o hai disattivato il tuo account?

Fascia d’etàNon ne vedevo l’utilitàNon mi ha mai attiratoPreferisco altre piattaformePreoccupazioni per la privacy o la sicurezza
18-2439%34%47%8%
25-3429%31%50%19%
35-4449%26%19%27%
45-5445%42%19%27%
55-6553%34%18%26%

Molti Boomer non sentono più il bisogno di usare Facebook: oltre la metà afferma che non ha più alcuna utilità nella loro vita.

Tra i 35-44enni, il 49% afferma di non vedere più alcuna utilità in Facebook, mentre il 26% ammette di non averlo mai trovato interessante. Le preoccupazioni sulla privacy sono un fattore significativo per questo gruppo, con il 27% che le indica come motivo per abbandonare la piattaforma. Inoltre, la ridotta attività di amici e familiari sta spingendo il 38% degli utenti a disimpegnarsi, mentre il 30% si è trasferito su altre piattaforme come Instagram o TikTok. Anche la frustrazione per l’eccesso di annunci pubblicitari, bot e disinformazione—citata da circa il 20-30% degli utenti—contribuisce al crescente malcontento.

Cosa ti sta allontanando da Facebook?

Fascia d’etàAmici e familiari sono meno attiviMi sono spostato su altre piattaforme (es. Instagram, TikTok, ecc.)Troppi annunci o contenuti irrilevantiÈ diventato noioso e ha funzioni limitateTroppi bot e trollPreoccupazioni per la privacyDisinformazione
35-4438%30%30%22%22%21%20%
45-5437%32%36%29%27%22%21%
55-6541%15%40%21%23%28%30%

Gli utenti tra i 45 e i 54 anni mostrano un andamento simile. Il 45% ritiene che Facebook abbia perso il suo scopo nella loro vita, mentre il 42% non ha mai trovato la piattaforma particolarmente interessante. Le preoccupazioni sulla privacy pesano sul 22% degli utenti, mentre il 37% cita la ridotta attività di amici e familiari come un motivo per ridurre l’uso. Inoltre, il 36% è infastidito da contenuti irrilevanti e annunci pubblicitari, mentre la disinformazione continua a essere una fonte di malcontento per il 21% degli intervistati.

Annunci irrilevanti e contenuti poco coinvolgenti stanno allontanando gli utenti della Gen X, con il 36% che ha ridotto il tempo trascorso su Facebook per questo motivo.

Anche la fascia 55-65 anni, sebbene tendenzialmente più fedele alla piattaforma, sta mostrando segni di disaffezione. Oltre la metà (53%) dichiara di non vedere più alcuna utilità in Facebook, mentre il 34% afferma di non averlo mai trovato attraente. Le preoccupazioni sulla privacy sono ancora più evidenti in questa fascia d’età, con il 28% che le indica come una delle ragioni principali per allontanarsi. Annunci pubblicitari, contenuti poco rilevanti e la presenza di bot infastidiscono il 40% degli utenti, mentre l’inattività di amici e familiari spinge il 41% a ridurre l’uso della piattaforma.

Gli utenti più giovani sono scoraggiati dall’eccesso di annunci e contenuti irrilevanti

I giovani si stanno allontanando da Facebook per ragioni molto diverse. Le altre piattaforme social offrono contenuti più veloci e coinvolgenti, che meglio si adattano ai loro gusti e stili di vita.

Cosa ti sta allontanando da Facebook?

Fascia d’etàAmici e familiari sono meno attiviMi sono spostato su altre piattaforme (es. Instagram, TikTok, ecc.)Troppi annunci o contenuti irrilevantiÈ diventato noioso e ha funzioni limitateTroppi bot e trollPreoccupazioni per la privacyDisinformazione
18-2429%50%28%24%22%13%17%
25-3433%45%29%27%24%21%19%

Nella fascia 18-24 anni, il 50% degli utenti afferma di preferire altre piattaforme, mentre il 39% ritiene che Facebook non sia più necessario. Le preoccupazioni per la privacy sono quasi irrilevanti per questo gruppo, con solo l’8% che le cita come motivo per allontanarsi. Piuttosto, questi utenti sono attratti dalle esperienze visivamente dinamiche offerte da TikTok e Instagram, che Facebook fatica a replicare (di più su questo tra poco). Nel frattempo, il 29% segnala la ridotta attività di amici e familiari come un fattore che ha diminuito le ragioni per accedere, mentre il 28% è frustrato da contenuti irrilevanti e annunci pubblicitari.

La ridotta attività di amici e familiari ha portato il 29% dei Millennial a ridurre l’uso di Facebook.

Per gli utenti tra i 25 e i 34 anni, Facebook sembra sempre più obsoleto. La metà (50%) preferisce ormai altre piattaforme, mentre il 29% dichiara di non avere più bisogno di Facebook. A differenza della Gen Z più giovane, le preoccupazioni per la privacy sono un problema più rilevante per questa fascia d’età, con il 19% che le indica come un fattore chiave. Tuttavia, le principali ragioni per il disimpegno restano le stesse: il 33% cita la ridotta attività del proprio giro sociale e il 29% è infastidito da annunci pubblicitari e contenuti poco pertinenti.

Il ruolo di Facebook come piattaforma di community si sta riducendo

La capacità di Facebook di creare un senso di comunità non è più quella di una volta. Sebbene alcuni utenti la trovino ancora utile per interazioni occasionali, molte persone di tutte le generazioni affermano che non svolge più un ruolo significativo nelle loro vite. Per alcuni, è diventato irrilevante; per altri, persino divisivo.

Facebook ti fa sentire connesso?

Fascia d’etàÈ abbastanza importante—lo uso per interazioni occasionaliNon ha alcun ruolo—non sento un senso di comunitàÈ essenziale—lo uso per connettermi con persone affiniHa un impatto negativo—crea divisioni o conflitti
18-2436%34%23%13%
25-3438%28%34%11%
35-4438%30%26%8%
45-5441%30%24%7%
55-6533%32%20%4%

Tra i giovani Millennial (25-34 anni), il 38% dichiara di utilizzare Facebook per un coinvolgimento occasionale, ma un significativo 28% afferma che non ha alcun ruolo nel loro senso di appartenenza. Allo stesso tempo, il 34% lo considera ancora essenziale per connettersi con persone affini, ma questa percentuale evidenzia un lento ma costante declino della piattaforma come punto di riferimento per le community.

Per i Boomer (55-65 anni), Facebook conserva ancora un certo valore come spazio per mantenere i contatti sociali. Tuttavia, il 32% di questo gruppo afferma che ormai non gioca più alcun ruolo nelle loro connessioni di comunità, e solo il 20% lo considera ancora una parte essenziale della propria vita. Questi dati suggeriscono che anche la fascia demografica più fedele a Facebook sta iniziando a distaccarsene.

La Gen Z e i Millennial più giovani sono ancora meno convinti del valore comunitario di Facebook. Tra gli utenti della Gen Z (18-24 anni), solo il 23% considera la piattaforma essenziale per creare connessioni, mentre il 34% afferma che non ha alcun ruolo nella propria vita sociale. Questo gruppo è anche il più incline a vedere Facebook come uno spazio divisivo, con il 13% che lo considera più una fonte di conflitto che di unione.

Se il ruolo di Facebook come piattaforma di community sta svanendo, dove si stanno connettendo gli utenti al suo posto? Scopriamolo.

Cosa sta sostituendo Facebook? Le preferenze social delle diverse generazioni

I più giovani si spostano su Instagram e TikTok

Per la Gen Z (18-24 anni), piattaforme come TikTok e Instagram sono ormai al centro della scena. TikTok domina con il 75% degli utenti Gen Z, mentre Instagram è subito dietro con il 74%. Anche Snapchat rimane popolare, utilizzato dal 64% di questo gruppo per interazioni rapide e informali.

Facebook, al contrario, sembra sempre più lontano dalle aspettative della Gen Z. Sebbene il 31% ritenga che Facebook stia facendo un buon lavoro nel rimanere competitivo, una percentuale quasi identica (32%) pensa che sopravviva solo grazie a funzionalità di nicchia come i Gruppi e il Marketplace. Per un altro 26%, Facebook appare semplicemente datato—motivo per cui le piattaforme più trendy catturano la loro attenzione.

I Millennial bilanciano social e piattaforme professionali

I Millennial (25-34 anni) sono più equamente distribuiti tra diverse piattaforme, bilanciando esigenze sociali e professionali. Instagram è la piattaforma più utilizzata da questa fascia d’età, con il 74% che la usa regolarmente, seguita da TikTok con il 60%. Tuttavia, i Millennial si affidano anche a LinkedIn, con il 25% che lo utilizza per networking professionale e crescita lavorativa.

Facebook mantiene ancora un certo valore per i Millennial, ma il suo ruolo sta cambiando. Mentre il 40% pensa che stia tenendo il passo con i concorrenti, il 25% lo considera ormai superato e il 24% ritiene che la sua rilevanza dipenda soprattutto da Gruppi e Marketplace. Questo suggerisce che i Millennial stanno diversificando le loro abitudini online—usando Facebook più per scopi pratici, mentre si rivolgono ad altre piattaforme per contenuti coinvolgenti o opportunità professionali.

Le generazioni più anziane restano fedeli alle piattaforme conosciute

Con l’aumentare dell’età, le preferenze degli utenti si spostano sempre più verso praticità e familiarità. Tra gli utenti di 45-54 anni, il 35% ritiene che Facebook sia ancora competitivo, ma un significativo 23% pensa che la sua rilevanza dipenda esclusivamente dalle funzionalità aggiuntive. Questo trend diventa ancora più evidente tra i 55-65enni, dove solo il 30% vede Facebook come innovativo e il 23% è indeciso sul suo valore.

Detto ciò, anche gli utenti più anziani stanno esplorando altre piattaforme. LinkedIn è utilizzato dal 25% di chi ha tra i 45 e i 54 anni e dal 19% di chi ha tra i 55 e i 65 anni, dimostrando il suo appeal anche oltre la tradizionale fascia lavorativa. Piattaforme come X e Reddit attirano tra il 10% e il 31% di utenti di queste fasce d’età per aggiornamenti in tempo reale e discussioni basate sulle community.

Tuttavia, per molti di questi utenti, Facebook rimane ancora un punto di riferimento. La sua utilità come spazio per mantenere i contatti e navigare tra funzionalità familiari come i Gruppi lo mantiene rilevante—anche se l’entusiasmo sta svanendo. La vera domanda è: Facebook riuscirà a soddisfare le esigenze di questi utenti pur cercando di conquistare le nuove generazioni?

Facebook sarà ancora rilevante tra 10 anni?

A 21 anni, Facebook si trova su un terreno incerto. Un tempo simbolo dei social media, oggi appare come una piattaforma sospesa tra due mondi—da un lato cerca di trattenere le generazioni più anziane, dall’altro fatica a catturare l’interesse dei più giovani.

I dati parlano chiaro: gli utenti stanno riducendo il loro coinvolgimento e il pubblico più giovane sta cercando alternative altrove.

Ma questo significa che Facebook è destinato a scomparire? Non necessariamente. La piattaforma conserva ancora un enorme valore come hub per le community più anziane, e la sua capacità di adattarsi l’ha mantenuta a galla attraverso molte sfide. Tuttavia, l’adattamento da solo non basterà più. Per sopravvivere nel prossimo decennio, Facebook dovrà reinventarsi in modi che contino sia per i suoi utenti fedeli sia per gli scettici.

Pensi che Facebook sarà ancora rilevante tra dieci anni?

Fascia d’etàSì, si adatterà e resterà rilevanteSì, ma solo per specifiche fasce demograficheNo, probabilmente continuerà a perdere rilevanzaNon so
18-2421%35%31%12%
25-3434%32%27%7%
35-4435%30%24%12%
45-5432%27%25%16%
55-6535%19%26%20%

Le opinioni sulla longevità di Facebook variano nettamente tra le generazioni. Gli utenti più giovani, già meno coinvolti, sono i più scettici: solo il 21% della Gen Z (18-24 anni) crede che Facebook saprà adattarsi con successo, mentre il 31% prevede un ulteriore declino. I Millennial (25-34 anni), che bilanciano utilità e nostalgia, sono divisi: il 34% pensa che la piattaforma possa evolversi, ma il 27% ritiene che i suoi giorni migliori siano ormai passati.

Gli utenti più anziani, invece, restano moderatamente ottimisti. Circa il 35% della Gen X (35-44 anni) e dei Boomer (55-65 anni) crede che Facebook rimarrà rilevante, sebbene molti pensino che si rivolgerà sempre più a fasce specifiche di pubblico. Queste opinioni riflettono la percezione crescente di Facebook come una piattaforma destinata a nicchie sempre più ristrette, piuttosto che un social network universale adatto a tutti.

Gli utenti vogliono meno pubblicità e maggiore controllo sulla privacy e i dati

Cosa vogliono davvero gli utenti da Facebook? La risposta è semplice: semplicità, fiducia e rilevanza. In tutte le fasce d’età, gli utenti chiedono meno annunci pubblicitari e più privacy. Vogliono una piattaforma che abbia uno scopo, senza essere appesantita da contenuti irrilevanti o da un’interfaccia caotica.

Per gli utenti più giovani, le richieste vanno oltre. La Gen Z e i Millennial non cercano lo stesso Facebook utilizzato dai loro genitori. Vogliono innovazione. Strumenti che stimolino la creatività, algoritmi che mostrino contenuti rilevanti per loro e funzionalità che rendano l’accesso alla piattaforma più interessante. Senza questi elementi, Facebook rischia di diventare solo un ricordo in un panorama dominato da nuove piattaforme emergenti.

Le generazioni più anziane, invece, sono meno interessate agli effetti speciali e più focalizzate sulla funzionalità. Per loro, l’attrattiva di Facebook sta nella sua utilità. Semplificare l’interfaccia, ridurre il disordine e rendere la piattaforma meno opprimente potrebbe aiutare Facebook a mantenere il suo pubblico fedele. Ma anche in questo caso, la rilevanza della piattaforma è fragile. Se la fiducia continuerà a erodersi—a causa di scandali sulla privacy, disinformazione o un’eccessiva invasione pubblicitaria—Facebook potrebbe perdere anche i suoi utenti più affezionati.

Una reinvenzione è possibile?

La buona notizia per Facebook è che reinventarsi non è impossibile. Quasi il 35% degli utenti crede che la piattaforma possa ancora adattarsi al cambiamento. E la storia dimostra che Facebook ha sempre saputo prosperare quando ha puntato sui suoi punti di forza: creare connessioni e sviluppare strumenti indispensabili.

Ma per farlo, Meta dovrà cambiare strategia. Questo significa ascoltare i propri utenti—affrontando le preoccupazioni sulla moderazione dei contenuti e rivedendo le sue priorità, piuttosto che concentrarsi sul metaverso mentre la sua piattaforma principale ristagna. Se Facebook riuscirà a ricostruire la fiducia, migliorare l’esperienza utente e offrire vere innovazioni, potrebbe ancora avere un ruolo nel futuro dei social media.

Usi ancora Facebook? Pensi che sia ancora rilevante o è diventata una piattaforma del passato? Faccelo sapere nei commenti qui sotto.

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